Siamo Rosaria e Antonio, entrambi 43 anni, viviamo a Sassari
Abbiamo conosciuto M'aMa mentre, circa tre anni fa, percorrevamo l'iter di idoneità, avvenuto durante la prima riapertura post COVID, con i servizi di Sassari.
Per prima ho conosciuto Emilia, poi Francesca: Due Mamme Matte, accoglienti, che anche se conosciute telefonicamente, pareva di conoscerle da sempre e di parlare la stessa lingua.
All'inizio eravamo molto confusi all’idea di accogliere un bimb* con disturbi/malattia: argomento che ti arriva addosso come una doccia fredda mentre compili un questionario che pensi sia conoscitivo e invece ti pone a dura prova, dovendoti misurare con te stesso, con il tuo partner, con la realtà socio-assistenziale che ti circonda e con le conoscenze mediche a disposizione (nel nostro caso praticamente nulle). Per circa un anno, cioè la durata del percorso di valutazione, entrambi eravamo molto dubbiosi sull’accoglienza speciale, ma pur sempre cercando di informarci, confrontarci, etc…
La vera svolta è stata partecipare a qualche evento di formazione, approfondire, conoscere Emilia e Francesca di persona, vedere nel concreto le testimonianze loro e delle altre Mamme Matte: ci si è aperto un mondo; pian piano abbiamo iniziato ad interrogarci e ad un certo punto, dopo aver ricevuto l'idoneità all'adozione, ci siamo trovati a rispondere ad una serie di appelli, che non erano sempre compatibili con la nostra realtà locale, in termini sanitari e di specializzazioni mediche (non dimentichiamoci che l’obiettivo è il bene del bambino, non la rispondenza ai desideri degli adulti).
All’improvviso, sotto Natale 2021, è arrivato il NOSTRO appello: la nostra piccola aveva un nome, un’età, dei disturbi e forse ce la potevamo fare a prendercene cura, non solo con l’amore e l’accoglienza ma anche contando sulle strutture sanitarie presenti nel territorio.
Trascorrono i mesi e il tribunale non si fa sentire: la rabbia cresceva dentro all’idea del tempo sprecato e di non poter fare nulla per quella piccola cucciola che aveva bisogno di una famiglia, di essere inserita quanto prima in un centro per fare terapia comportamentale e di fare i suoi progressi.
Finalmente ad aprile, settimana santa, facciamo la video-call con i giudici che ci spiegano i disturbi della piccola, ma noi non pensiamo ad altro che conoscerla prima possibile e diciamo il nostro si dopo pochi giorni.
Inutile dire che in famiglia inizia una rivoluzione: pianificazione del viaggio, preparativi di accoglienza e della cameretta, preparazione teorica sui disturbi, preiscrizione a scuola, … in tutto ciò la santa martire Francesca sempre interpellata con le fesserie migliori…
Finalmente, arriva giugno e dopo tanta attesa e preparativi, abbiamo finalmente conosciuto la nostra bambina, con Spettro autistico livello tre non verbale, ritardo psicomotorio, sindrome genetica rara ancora da individuare. In realtà ce l'avevano descritta più grave di quello che poi si è rivelata, perché le diagnosi e le descrizioni cliniche spaventano sempre, ma alla fine si tratta di una bambina, intelligente e furba, con i suoi limiti ma anche con tutti i suoi pregi e le sue qualità, tra cui in primis la dolcezza e la gioia infinita; ogni giorno impariamo a conoscerla meglio, ogni giorno un progresso e cresciamo con lei come genitori cercando di fare del nostro meglio: questo ripaga la fatica e le preoccupazioni.
Quello che mi va di dire a chi ancora non è convinto, che magari ha timore, non si sente all'altezza, sono le seguenti cose:
1. Ai genitori, quando arriva un figlio, vengono i super poteri e non te lo aspetti, perché fino all'istante precedente pensi di non essere all’altezza ma questo deve essere frutto di dialogo di coppia, valutazioni e conoscenza profonda dei propri limiti.
2. Quando adotti un bambino speciale, sei consapevole della sua condizione e quindi questo ti rende più forte e reattivo di fronte a ciò che affronterai
3. Infine LA COSA PIÙ IMPORTANTE... Ogni bambino è un mondo in cui entrare e portare amore, non la sua diagnosi...
Nostra figlia è meravigliosa, in tutti i sensi e questo ci permette di lottare per lei e impegnarci per darle il meglio che possiamo ❤
Se non avessimo conosciuto l’Associazione, Emilia, Francesca e tutta la rete delle Mamme Matte, ci saremmo persi la nostra principessa.
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